Orologio Anaforico


 

Un'interpretazione dell'orologio anaforico da un frammento di bronzo conservato al museo di Salisburgo.


Il concetto fondamentale ci arriva dall'antica Roma. L'architetto Vitruvio, intorno al 27 a.C. nel dearchitecture scrive di una mappa celeste scolpita su una lastra, che ruota per mostrare il sorgere e il tramontare dei corpi celesti. Una macchina ad acqua fa compiere, quotidianamente, un giro alla mappa per renderla coincidente con il cielo. Quasi due secoli dopo, Tolomeo nel suo trattato Planisphaerium analizza le proiezioni della mappa utilizzate per questo dispositivo. 

Un frammento del disco anaforico di Salisburgo

In riferimento a:

Orologio anaforico di Salisburgo


 


 

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